Alimentazione e sonnolenza

L’ alimentazione coerente può migliorare la sonnolenza agendo sulle sue cause metaboliche, tramite sequenze nutrizionali fisiologiche. La sonnolenza è un disturbo diffuso e in costante aumento nella popolazione europea e nordamericana. I farmaci induttori del sonno e sedativi, infatti, quelli di maggior consumo. Le cause della sonnolenza sono molteplici e certamente tra le stesse bisogna citare gli alterati ritmi alimentari. L’alimentazione e sonnolenza possiedono una relazione intima non sempre impiegata nel trattamento delle patologie del sonno. L’uomo ha alle spalle un lungo percorso evolutivo con adattamenti ormonali e alimentari idonei alla circadianità delle fasi del riposo e dell’attività. Un predatore diurno necessità di un forte apporto di zuccheri nella prima fase del giorno per far fronte ad attività fisica intensa. Al contrario le proteine saranno maggiormente necessarie la sera per i processi di riparazione e rigenerazione tissulare notturni. Un predatore notturno al contrario possiede un adattamento evolutivo tale da invertire vantaggiosamente questi rapporti. Alimentazione e sonnolenzaGli ultimi cento anni di storia umana con lo sviluppo industriale e soprattutto con la luce elettrica ha, di fatto, trasferito la fase di attività umane in ore destinate dall’adattamento biologico al riposo. Anche l’alimentazione carica di carboidrati è trasferita spesso con lo stesso principio nelle ore pomeridiane e serali, alterando le corrette retroazioni ormonali idonee per evitare sonnolenza. L’alterazione dei corretti feedback ormonali evidenzia un’importante correlazione tra ritmi alimentari scorretti e sonnolenza. Un’inversione del feed back negativo tra tasso di cortisolo e produzione di CRH costituisce, infatti, il nesso tra alimentazione e sonnolenza. L’eccessiva concentrazione di cortisolo secondaria a alimentazione errata oltre che da stress emotivo causa l’attivazione dei recettori nell’amigdala. Tale situazione si verifica quando i recettori d’ippocampo e ipotalamo sono già saturati. A ogni ulteriore aumento non segue più feedback negativo bensì uno stimolo alla produzione ulteriore di CRH con perdita del ritmo fisiologico circadiano. La conseguenza è la diminuzione e scomparsa dello Slow Wave Sleep, risvegli notturni e sonnolenza diurna. L’ alimentazione interviene nei disturbi del sonno tramite sequenze nutrizionali idonee a ristabilire il corretto rapporto tra il delicatissimo equilibrio ormonale. Un’alimentazione che rispetti la circadianità delle funzioni biologiche è la premessa per contrastare sonnolenza. La sequenza nutrizionale circadiana dovrebbe precedere qualsiasi medicazione dei disturbi del sonno. Una alimentazione coerente è in grado di contrastare la sonnolenza senza assunzione di alcun medicinale. Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite una alimentazione orientata alla nutrizione clinica è dunque la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame.

Alimentazione a Roma
Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. La nutrizione clinica è un approccio all’alimentazione basato sul calcolo del carico glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del carico glicemico o GL Glicemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. L’ alimentazione in nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. L’ alimentazione in nutrizione clinica può essere associata a terapia con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite alimentazione corretta in pazienti sottoposti a agopuntura e omeopatia, può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una alimentazione corretta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ alimentazione corretta a stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.