Encefalite da zecche e omeopatia

Encefalite da zecche e omeopatia

encefalite
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L’ omeopatia nel morso delle zecche integra e non sostituisce la terapia convenzionale per le eventuali complicanze, tra le quali si considera anche la encefalite. L’ omeopatia si associa al trattamento convenzionale del morso da zecca in adulti e bambini con rimedi immunostimolanti idonei a contenere la reazione cutanea e gli effetti collaterali dei farmaci dei farmaci utilizzati nel trattamento e profilassi delle complicanze.  L’obiettivo di un trattamento associato tra omeopatia e farmacologia è massimizzare l’effetto con il minimo di farmacologia necessaria. Un principio valido sempre, ma particolarmente indicato per i bambini.  L’encefalite trasmessa da zecche è una malattia infettiva che può presentare una sintomatologia variabile da forme lievi a gravi manifestazioni cliniche neurologiche. Può, infatti, causare febbre, nausea, vomito fino a evolvere in gravi forme nervose. La maggior parte dei casi si verifica in tarda primavera-estate e in autunno, periodi di maggiore attività delle zecche.

L’ encefalite da puntura di zecche è diffusa in Italia, prevalentemente, nelle aree alpine e subalpine delle regioni nord-orientali. L’encefalite europea da zecche o meningoencefalite difasica è una malattia di origine virale, trasmessa con la puntura delle zecche e diffusa in molti altri Paesi dell’Europa centrale, in parte della Scandinavia e nei paesi dell’ex Unione sovietica. In Italia è segnalata in alcune aree del Nord-Est ma si registra un minor numero di casi rispetto alla malattia di Lyme. Il virus responsabile della encefalite da zecche appartiene al gruppo B dei Flavivirus. Dopo un periodo di incubazione di 1-2 settimane la malattia esordisce con febbre e sintomatologia simil-influenzale. Segue un intervallo di 1-3 giorni senza sintomi e infine una fase con sintomi neurologici di encefalite: vertigini, tremori, cefalea e alterazioni neuropsichiche. La mortalità è di circa l’1%. Non esiste una cura specifica con farmaci. Per tale malattia è per disponibile una vaccinazione, consigliato soprattutto alle persone che hanno un’attività regolare nelle zone a rischio. Il vaccino è somministrato in 3 dosi: la seconda dose a distanza di 1-3 mesi dalla prima e la terza dose a distanza di 9-12 mesi dalla seconda. Per le categorie più esposte alle zecche è raccomandato anche un richiamo ogni 3-5 anni. Per il trattamento della encefalite da zecche in alcuni paesi europei vengono impiegate le gammaglobuline, sopratutto in relazione a soggetti non vaccinati. Tale procedura non è però priva di problematiche. Nell’uomo, dopo il morso da zecche infette, nel 70%-90% dei casi circa, l’infezione virale passa inosservata. Negli altri casi, le persone infettate sviluppano da 1 a 2 settimane dopo il morso, dei sintomi influenzali  come febbre, fatica, mal di testa e dolori muscolari. Questa fase dura da 1 a 8 giorni e nella maggior parte dei casi evolve verso una guarigione definitiva. La morte avviene solo in rari casi (0.05-1.0%). La terapia della encefalite da zecche è solo sintomatica e nei casi di interessamento del sistema nervoso richiede il ricovero ospedaliero.

L’ omeopatia non è una terapia per l’ encefalite, ma si associa ai trattamenti previsti per migliorare la risposta terapeutica e minimizzare gli effetti collaterali delle cure farmacologiche necessarie. Il rimedio di omeopatia adottato per la cura dei pazienti ha generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omeopatia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. L’ omeopatia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La prescrizione di omeopatia è atto medico e meglio diffidare di prescrizioni abusive come quelle operate online e\o  da operatori sanitari non abilitati per la medicina.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta del medico.  L’ omeopatia  non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia  a Roma