Sofferenza emotiva e alimentazione

Sofferenza emotiva e alimentazione

sofferenza
sofferenza

La sofferenza emotiva e l’alimentazione sono interconnesse da molti fattori trai i quali le memorie di fame attuali o presenti nella genealogia. La sofferenza emotiva è incosciamente connessa a conflitti biologici implicanti la sopravvivenza. La soluzione del conflitto biologico sottostante rappresenta pertanto quando possibile la conclusione più semplice della sofferenza emotiva. In caso contrario l’ alimentazione assume  un ruolo di compensazione programmata della sofferenza emotiva in attesa di futura possibile conflittolisi. In relazione ai conflitti biologici sottostanti è necessario considerare come la sopravvivenza sia inconsciamente connessa a memorie o attuali problematiche di fame.

I nostri antenati combattevano nella lotta per la sopravvivenza i predatori di umani e la fame. Memorie e strategie di sopravvivenza vincenti sono trasmesse nelle generazioni. Sofferenza emotiva e alterazioni dell’appetito sono pertanto intimamente interconnesse da tali memorie adattative. La loro connessione è allocata nelle parti più antiche del sistema nervoso centrale, dove risiedono gli istinti. In caso di stress questi centri nervosi sono sollecitati a una risposta.

Nell’uomo moderno l’appetito sia esuberante sia mancante può essere posto in relazione a conflitti inconsciamente risentiti come esposizione a predatore o a fame. Il sistema di reazione allo stress consiste nella stimolazione dell’asse HPA e del sistema nervoso simpatico. Questa risposta simpatica ed endocrina è caratterizzata da aumento della frequenza cardiaca, alterazione della termoregolazione e l’inibizione della secrezione d’insulina.  Il rilascio a livello cerebrale di CRH nell’ipotalamo e noradrenalina nel locus coeruleus è la risposta allo stress che comporta oltre alla stimolazione delle surrenali e all’instaurazione di un rapporto sfavorevole tra secrezione di cortisolo e DHEA, l’inibizione della secrezione d’insulina. Tali interazioni coinvolgono anche l’amigdala mediatrice della memoria emotiva. Un’ alimentazione coerente con le retroazioni indicate oltre a comportare un equilibrio di carichi e pertanto benessere fisico, determina anche equilibrio ormonale. Tale condizione corrisponde ad un contenimento della sofferenza emotiva. Il paziente alimentato con una sequenza nutrizionale, corretta da rapporti glicemici commisurati alla circadianità del cortisolo e soprattutto che non perde massa magra ed esprime meno sofferenza. I conflitti affrontati nella vita sono sempre gli stessi, ma la capacità emotiva di gestire tali conflitti è implementata. L’ alimentazione e l’ sofferenza emotiva sono interconnessi da rapporti ormonali precisi a volte favorevoli a volte meno. L’ alimentazione può ristabilire tali rapporti favorendo tramite i feedback ormonali uno stato di  migliore equilibrio emotivo.

Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite una alimentazione  è  la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili  per il paziente. L’ alimentazione sia basa sul calcolo del carico glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del carico glicemico o GL Glicemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. La prescrizione di una alimentazione corretta per la sofferenza emotiva, non si contrappone ma migliora altre forme di terapia.  Al contrario l’ alimentazione corretta stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione. L’iscrizione presso l’ Ordine dei Medici è sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore scelto per valutare la propria alimentazione.