Nutrizione clinica: la tecnologia

Nutrizione clinica: la tecnologia

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Nutrizione

Gli sviluppi notevoli della tecnologia applicata in nutrizione clinica permettono di applicarla nella terapia di numerose malattie e  nella prevenzione delle stesse. La tecnologia della nutrizione clinica è in relazione sia alle acquisizioni scientifiche in campo dell’elettrofisiologia sia allo sviluppo tecnologico di corrispettiva strumentazione. In nutrizione clinica si distinguono apparecchiature dallo scopo espressamente diagnostico da quelle applicate in terapia. La diagnostica si basa sulla bioimpedenziometria generale e settoriale, denominata anche tomografia elettrica. I tessuti di un corpo umano sono costituiti da conduttori che a secondo della salute e delle abitudini alimentari evidenziano precisi comportamenti elettrici. La possibilità di verificare su ogni paziente strumentalmente questi parametri elettrofisiologici consentono una verifica delle necessità del paziente, una personalizzazione dell’alimentazione elaborata e il monitoraggio nel decorso delle terapie. Per quanto riguarda la strumentazione invece da applicare come supporto alla terapia, la nutrizione clinica si avvale del biofeedback. Durante un trattamento con biofeedback si introduce al paziente uno stimolo elettrico a bassissima intensità e senza cessione di energia.  Tale stimolo è una rimodulazione del segnale bioelettrico prelevato.  La fase diagnostica e terapeutica strumentale è priva di effetti collaterali ed è ben tollerata dai pazienti. La nutrizione clinica oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La nutrizione e  la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici.  Il trattamento tramite nutrizione clinica è integrativo di altri strumenti di terapia. La nutrizione clinica richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la nutrizione clinica possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto  somministrare nutrizione clinica è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente.  Per la nutrizione clinica si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in nutrizione clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la nutrizione clinica stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Farello, Roma

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