Massa grassa , FM, Fat mass

FM Fat mass massa grassa in nutrizione clinica

massa grassa
massa grassa

La misurazione della FM, Fat mass o massa grassa è un parametro in nutrizione clinica per la valutazione e monitoraggio dei pazienti. La composizione corporea può essere valutata con precisione tramite la diagnostica bioimpedenziometrica. L’esame è veloce, privo di effetti collaterali e ben accetto dai pazienti. I dati riguardanti la composizione corporea sono basilari per la comprensione della situazione nutrizionale e clinica del soggetto esaminato. La massa grassa ovvero FM Fat Mass è costituita unicamente da lipidi. La massa grassa non coincide pertanto con il tessuto adiposo che giacchè tessuto è composto di un 12% di acqua e 2% di proteine. La massa magra è invece la quantità assoluta in kg e in percentuale sul peso totale dei lipidi di cui è formato il paziente esaminato.

Il parametro della massa grassa è utile in medicina e per monitorare i percorsi nutrizionali. La BM Body Mass, il peso globale del paziente è suddiviso in FFM Fat Free Mass o massa magra e FM Fat Mass o massa grassa. FFM e FM rappresentano le percentuali di massa magra e massa grassa rispetto al peso totale del soggetto. In una situazione di salute la FM non dovrebbe superare il 25% del peso corporeo, pertanto il valore della FFMo massa grassa dovrebbe costituire almeno il 75% del peso totale. Questo rapporto definisce la costituzione del soggetto esaminato come 75\25. Si tratta di un rapporto limite per la salute. Soggetti sani e che praticano sufficiente attività fisica, possono esprimere anche valori di costituzione più vantaggiosi come 80\20 o 85\15. Le cause più comuni dell’alterazione di questi rapporti sono:

1) nutrizione non equilibrata
2) sedentarietà
3) idratazione insufficiente
4) malattia degenerativa o infiammazioni
5) stress cronico

L’aumento della massa grassa in caso di alimentazione che non rispetti il carico glicemico è un’antica strategia di sopravvivenza. L’uomo possiede un metabolismo costituito per affrontare la fame e pertanto utilizza ogni possibilità metabolica per accumulare lipidi quale tessuto di riserva in caso di carestia. La velocità con la quale un paziente disperde la sua massa grassa non è in relazione proporzionata alla velocità con la quale la accumula. La nutrizione clinica quale metodo per equilibrare il rapporto tra massa magra e massa grassa, si avvale di strategie terapeutiche e della fisiologica per ottenere tale elevato obiettivo. L’aumento percentuale di massa grassa però può essere anche una conseguenza della perdita di massa magra. Il rapporto tra FFM massa magra e FM massa grassa non solo è decisivo per il mantenimento del livello ideale per il metabolismo basale, ma è strettamente legato alla TBW idratazione corporea complessiva e alla sua distribuzione nei comparti intracellulare e extracellulare, ICW ed ECW. La perdita della FFM e l’aumento della FM o massa grassa portano all’abbassamento della TBW e sono correlate all’alterazione del ritmo circadiano del cortisolo che, alterando il metabolismo glucidico, porta alla degradazione proteica muscolare per la produzione di amminoacidi utili alla sintesi di zuccheri. Questa situazione metabolica è denominata auto cannibalismo della massa magra. Essa favorisce la sintesi di tessuto adiposo dopo il catabolismo della massa magra. La perdita della massa magra FFM è correlata inoltre a svariate retroazioni ormonali. Per esempio la carenza dell’ormone della crescita, GH può incidere su un peggioramento del rapporto tra FFM e FM. Il controllo del corretto rapporto tra FFM e FM è quindi fondamentale durante l’aumento o la diminuzione del peso complessivo. Anche una situazione metabolica caratterizzata da acidosi pu? comportare catabolismo della massa magra, spesso tessuto osseo, con la finalità di liberare sistemi tampone. Molti dei MUS Medically Unexplained Symptoms sono in relazione causale con il catabolismo di massa magra. Una conservazione o implementazione di questo parametro è obiettivo di un percorso di terapia che non può che includere la nutrizione clinica oltre gli altri presidi curativi. La ricchezza di massa magra coincide con la salute quale equilibrio fisico, emozionale e spirituale. Il suo recupero e la sua conservazione costituiscono l’obiettivo più elevato in tutte le terapie.

La nutrizione clinica oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La nutrizione e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite nutrizione clinica è integrativo di altri strumenti di terapia. La nutrizione clinica richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la nutrizione clinica possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare nutrizione clinica è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per la nutrizione clinica si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’ esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in nutrizione clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la nutrizione clinica stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunit? anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Farello Roma